C’è un dato inconfutabile che ci dice che il commercio elettronico cresce molto nel nostro Paese, ma rimane comunque un settore poco dinamico se confrontato con quello di altre Nazioni. E non parliamo solo dell’attività B2C (Consumer) ma anche dell’e-commerce B2B (Aziende) che continua la tendenza ad utilizzare sistemi di marketng elettronico per vendere prodotti da impresa a impresa, ampliando di anno in anno il suo perimetro d’azione e la possibilità di vendere on line anche tra Aziende. Dato questo che conferma che i sistemi di Marketing elettronico e il sapiente utilizzo della rete, ne hanno consolidato la tendenza al rialzo, in un settore che da sempre vive di contatti “One to One”. Quello che si evince da quest’analisi è che per la prima volta nella storia dell’e-commerce Nazionale, i prodotti venduti on line crescono come e forse ben più dei servizi, con un peso dell’e-commerce sul totale degli acquisti degli italiani che sale al 5,7%. Ma come abbiamo sottolineato, anche le Aziende che vendono B2B hanno registrato aumenti significativi, anche se non ancora paragonabili a quelli della vendita ali’utente privato. Sono questi dati certamente incoraggianti anche in fase di assestamento e di valutazione da parte degli addetti ai lavori. Il nostro è un Paese, dove i modelli di Business stanno cambiando rapidamente e proprio per questo i nuovi entranti e coloro che si adeguano velocemente alla domanda di acquisti on line, avranno un futuro molto roseo. L’approccio spesso sperimentale e poco convinto all’e-commerce di molti operatori tradizionali italiani, è la conseguenza del fatto che essi non abbiano dedicato né il giusto impegno né le loro migliori risorse a un progetto strategico che, invece, sta diventando il vero motore delle economie avanzate. Un settore che attira sempre più investimenti e capitali di varia provenienza, anche esteri. Alla fine della fiera però, per parlare di un e-commerce davvero competitivo e maturo in Italia, occorre che i Retailer tradizionali abbiano una visione, una perseveranza, un coraggio, che li spinga ad andare fino in fondo nei loro progetti digitali, affrontando il problema e sviluppando sistemi di business improntati e dedicati alla rete. I dati statistici sono comunque poco discutibili e sicuramente poco rassicuranti per chi nei prossimi dieci anni non riuscirà (ma deve sbrigarsi) ad attivare e con forza e determinazione, il passaggio all’on line. Il tempo del “solo off line” è ormai giunto al termine e solo pochi Negozi e Aziende sopravviveranno a questo mercato di acquirenti navigatori. www.si-web.info